Avere un’impresa è condizione necessaria ma non sufficiente per essere buoni Imprenditori. Una Buona Azienda ed un Bravo Imprenditore godono anche di una eccellente reputazione. Il complesso organizzato di Beni (Impresa) ed i soggetti che gestiscono quell’organizzazione (Imprenditori) devono possedere elementi di qualità che tutti gli altri percepiscono come tali. Per tutti gli altri intendiamo fornitori, clienti, banche, collaboratori, Stato e tutti coloro che interagiscono con l’Impresa.
Può apparire, ai più superficiali, un buon Imprenditore colui che genera molti profitti, chi ha alle proprie dipendenze un elevato numero di lavoratori o chi investe molto in impianti e macchinari.
In realtà, se lo stesso imprenditore paga con ritardo i propri fornitori, ha un atteggiamento dispotico nei confronti dei propri dipendenti e per generare elevati profitti impiega escamotage “discutibili”, con questo scenario può essere definito ancora un Buon Imprenditore? Ovviamente no !!!
Accanto agli elementi quantitativi nella gestione di uomini e mezzi devono affiancarsi anche elementi qualitativi; l’attenzione all’insieme di questi elementi confezionano la reputazione di un’impresa e di chi la guida.
Questo semplice ragionamento (qui volutamente semplificato e sintetizzato) è alla base delle Linee Guida che conducono ai Parametri ESG (Enviroment, Social and Governance) – Ambiente, Sociale e Governo dell’Impresa.
L’imprenditore Sostenibile è colui che Governa al meglio la propria Impresa, generando profitti, la organizza, assegna ruoli, pianifica le risorse finanziarie ma con un’attenzione all’ambiente ed al sociale.
Quindi, definisce regole chiare con i fornitori ed i clienti, comprende l’impatto sull’ambiente delle proprie produzioni, ha un atteggiamento positivo nei confronti dei propri collaboratori e dipendenti.
Riesce a fare Impresa, generare i legittimi utili senza danni o a discapito degli altri elementi che costituiscono l’impresa medesima.
Tutte le azioni poste in essere dal Nostro Bravo Imprenditore devono però essere misurabili e non possono limitarsi a dichiarazioni di intento (leggi mere chiacchiere), pena la totale perdita di credibilità.
Nella mia esperienza professionale ho assistito molte volte a momenti di autocelebrazione imprenditoriale (io, Io, Io …. personaggi galvanizzati dall’ormai famosa massima dell’immortale Alberto Sordi nel Marchese del Grillo), che immediatamente vengono smentiti da linguaggio e comportamenti concludenti al limite del becero.
Questo Pseudo Imprenditore è destinato a scomparire, ingurgitato da un’Impresa Gentile, collaborativa, rispettosa delle persone, delle regole e dell’ambiente in cui opera e vive. Solo in presenza di queste nuove caratteristiche possiamo parlare di Ottimo Imprenditore e riconoscergli una reputazione spendibile sul mercato.
Allora i parametri ESG sono una panacea contro i mali di un’impresa antica, superata e anacronistica, purtroppo ancora troppo presente nel Sistema Italia. L’organizzazione, la programmazione economico e finanziaria, la formazione continua, la misurabilità degli impatti ambientali, l’attenzione al benessere della collettività, intesa come terreno su cui sorge e prospera l’impresa e l’Imprenditore, rappresentano la sola via d’uscita verso Aziende Moderne capaci di competere con il resto del Mondo.