La riforma della Legge fallimentare ha portato importanti e invasive novità in materia di responsabilità Patrimoniali e penali in capo ad Amministratori e Sindaci, chiamati ad un esercizio più manageriale nella conduzione e controllo delle società.
La norma, apparentemente penalizzante, si pone invece l’obiettivo migliorare gli strumenti di Governance aziendale, in linea con i parametri adottati dalle altre imprese Europee, al fine di migliorare il potenziale economico del Sistema produttivo Paese, riducendo – ove possibile – il ricorso al Fallimento.
Il disposto normativo rappresenta, quindi, un “invito obbligatorio” ad una nuova mentalità gestionale delle imprese.
In tale ottica, gli Imprenditori sono chiamati a predisporre modelli e procedure in grado di monitorare costantemente l’andamento aziendale, nonché l’efficacia, l’efficienza e la correttezza dei compiti e mansioni assegnati ai propri dipendenti e collaboratori, con l’Obiettivo Finale di conseguire la CONTINUITÀ AZIENDALE.